Il primo fine settimana di giugno 2016 vedrà tutto il mondo volgere lo sguardo alla Svizzera; e più precisamente alla galleria ferroviaria più lunga del mondo. Allo stato attuale, dovrebbero poi andare in scena i grandi festeggiamenti per l'apertura della Galleria di base del San Gottardo. Dopo una fase che prevede una serie di corse di prova, la Galleria verrà messa in servizio secondo orario per il trasporto di merci e persone a dicembre 2016 – un anno prima di quanto pianificato nel 2008.
In quell'anno, ad ABB venne concesso da Balfour Beatty Rail l'appalto per la fornitura di tutte le unità di distribuzione a media tensione per l'approvvigionamento energetico dell'infrastruttura della Galleria di base del San Gottardo e dunque della fornitura di alimentazione elettrica a 50 Hz per tutti i sistemi di illuminazione, segnazione, sicurezza, comunicazione, ventilazione e condizionamento dell'aria e per le uscite di sicurezza. Balfour Beatty Rail fa parte del consorzio Transtec, che in precedenza aveva avuto dalla committente Alp-Transit Gotthard l'appalto per l'installazione degli impianti ferroviari.
Appena sei anni dopo, il 20 agosto 2014, i gruppi di lavoro di Balfour Beatty Rail e ABB si sono ritrovati presso il sito di installazione vicino a Schattdorf (Uri) per la consegna delle ultime due unità di distribuzione a media tensione del lotto e precisamente le unità numero 898 e 899.
«La continuità nell'utilizzo delle maestranze da entambe le parti in tutti questi anni ha contribuito non poco al successo dell'opera», sottolinea Eberhard Hunger, capoprogetto responsabile di Balfour Beatty Rail. Per entrambe le parti, in occasione di quest'ultima consegna si sono ritrovati gli stessi responsabili che allora iniziarono il progetto.
I due tubi paralleli che costituiscono la galleria sono lunghi 57 km ciascuno. Per dare un'idea: Corrisponde alla distanza dalla città di Zurigo a Egerkingen attraversando diagonalmente l'intero canton Argovia. Ogni 325 m i due tubi sono collegati da un corridoio lungo 40 m. In uno ogni due di questi corridoi di collegamento, che fungono primariamente da vie di fuga, sono installati gli impianti di approvvigionamento energetico dell'infrastruttura. ABB ha fornito le unità di distribuzione a tensione media a tenuta di gas di tipo ZX0, adattate per affrontare le difficili condizioni ambientali esistenti all'interno della galleria ferroviaria. «Bisognava tenere conto dell’azione aggressiva delle polveri fini prodotte dai freni e dall’abrasione delle rotaie nonché delle forti variazioni di pressione a cui sono sottoposti i corridoi di collegamento, in quanto i treni percorrono la galleria a una velocità che può raggiungere i 250 km/h», spiega Guido Huser, attuale capoprogetto di ABB. «Le variazioni di pressione sono nell'ordine di ±10 kPa.»
ABB produce i propri impianti di tipo ZX0 nella tedesca Ratingen. Per adeguare gli impianti di approvvigionamento elettrico alle condizioni ambientali di questa galleria da record, oltre ai componenti ad alta tensione standard saldati a tenuta di gas, anche l’armadio elettrico è stato realizzato secondo il grado di protezione IP65 allo scopo di escludere qualsiasi penetrazione di polvere o getti di manichetta. I prototipi degli impianti sono stati testati con successo presso il centro di sperimentazione per le gallerie Hagerbach nella Svizzera orientale.
In sede di test della resistenza alle variazioni di pressione, il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Empa=Eidgenössische Materialprüfungs- und Forschungsanstalt) ha sottoposto l'armadio elettrico inclusivo delle unità di distribuzione ZX0 a 200.000 cicli di esercizio per 47 giorni. Questi test di resistenza hanno comprovato che l'impianto è assolutamente adeguato per l'impiego in queste condizioni ambientali così eccezionali.
Poiché i corridoi di raccordo fungono anche da vie di fuga, i requisiti di resistenza all'arco elettrico e di protezione dai suoi effetti sono chiaramente più stringenti rispetto, ad esempio, a una centrale di trasformazione con un accesso molto limitato. Sebbene sia pressoché da escludere che in un impianto di distribuzione con isolamento a gas possa generarsi il cosiddetto arco elettrico, va comunque sempre garantita la massima sicurezza per i viaggiatori. Attraverso lo speciale sistema di decompressione di cui è dotata l'unità ZX0, anche in caso di emissione di gas incandescenti a seguito di un arco elettrico la sicurezza delle persone all'interno delle vie di fuga è assolutamente garantita.
A garanzia di un'adeguata protezione, ABB ha fornito oltre 500 unità di protezione e controllo di tipo REF542plus – uno stesso tipo di unità per tutti gli usi. La preesistente unità di protezione REF542, già provata decine di migliaia di volte, è stata ulteriormente sviluppata in collaborazione con i clienti: La protezione a distanza pluristadio ora consente di comunicare rapidamente il tipo e punto di guasto, in modo da poter disattivare le unità di rete non funzionanti. Grazie al «Remote-Service» di cui sono dotate le unità REF542plus è possibile non solo accedere a distanza – via Ethernet-LAN – ai programmi e dati di protezione memorizzati, ma anche correggerli e integrarli.
«Delle 42 riunioni che abbiamo fatto nel corso degli anni per questo grande progetto, solo una può essere definita come una riunione di crisi», ricordano Hunger e il suo gruppo di lavoro. La comunicazione franca e aperta tra fornitore e cliente ha contribuito non poco alla riuscita dell'impresa. «Certo il progetto potrà considerarsi realmente concluso solo quando i primi treni cominceranno a transitare nella galleria. Tuttavia, per come è andata fino a ora, sceglierei sempre e comunque ABB», afferma Hunger tracciando un bilancio molto positivo della collaborazione.
I gruppi di lavoro di Balfour Beatty Rail e ABB con l'ultima unità di distribuzione a media tensione consegnata davanti al portale nord della Galleria di base del San Gottardo.