Constanza fa una pausa e guarda senza esitazione il pubblico, sorride e con fermezza inizia il suo racconto; lo inizia parlando del suo lavoro, psicologa infantile dell’educazione. Lo fa raccontando di quando un tassista le chiese che lavoro facesse, e lei glielo disse, lasciandolo senza parole. Quella mancanza di parola tocca tutti noi e ci fa emozionare, perché mentre ascoltiamo Constanza è impossibile non notare il suo modo di parlare, diverso, e la sua gestualità, altrettanto diversa. Constanza ha delle disabilità motorie e linguistiche e, mentre racconta del suo percorso, cogliamo in ogni parola le difficoltà che incontra nel dover dimostrare al mondo che oltre alla sua disabilità c’è di più, c’è una persona, con un lavoro e una vita che scavalcano a piedi uniti e con un salto il suo modo di esprimersi e il suo modo di muoversi, non convenzionale ai più. Da quella sedia sul palco di TEDx Rio de la Plata, Constanza ci racconta delle sue piccole lotte per affermare i suoi diritti e quelli dei suoi pazienti, per una vita che non li faccia sentire “speciali” ma inclusi in una società troppo spesso omologata e racchiusa in determinati standard. Quello che colpisce di Constanza è il suo coraggio, la sua tenacia e la consapevolezza di essere una persona, con delle unicità, che non si curano di in una sterile diagnosi medica e che contengono molitutidini peculiari per ognuno di noi.
E’ da qui, da Constanza e la sua esperienza, che si parte con il TED Circle dal titolo “La potenza di essere unici”, un momento di confronto organizzato da ABB con TEDx Bergamo nella sede ABB di Bergamo: un evento online trasmesso in straming esclusivamente il 26 maggio, dalle 17 alle 18.30, dove i colleghi Danilo Moresco, Silvia Parma, Veronica Passera e Massimiliano Callioni, insieme ad alcuni ospiti esterni, hanno condiviso i loro pensieri sul tema dell’unicità in relazione alla persona, aprendosi in un momento di intimità, passione e ascolto semplicemente speciale. Un commovente dialogo dove i protagonisti hanno raccontato i loro percorsi di vita, familiari e lavorativi, e hanno cercato di definire il concetto di unicità, emozionandoci con storie fatte di difficoltà, incertezza e paura ma anche e soprattutto ottimismo, coraggio e tenacia.
La potenza di questo confronto è stato anche nell’eterogeneità e nelle differenze delle persone che hanno preso parte al Circle: la definizione di unicità si declina a seconda di chi parla, ponendoci sempre in una posizione di ascoltatore, che non giudica ma cerca di comprendere le dinamiche e inevitabilmente empatizzare con mille diversità che accolgono l’uguaglianza di ciascuno di noi, rendendoci insieme parte e tutto di qualcosa di più grande.
Le voci a volte si spezzano, altre volte si inorgogliscono, parlando di vicessitudini familiari che hanno cambiato il corso della vita, perché come ci dice Constanza e ci ricorda Danilo “per certe situazioni non si è mai preparati”: la disabilità non bussa, non manda un messaggio; arriva come un tornado e quello che puoi fare è conviverci, ed è questa la difficoltà, ribadisce Valentina Dolciotti di Divercity, in una società che non amette il diverso, che storce il naso all’inconsueto, al “fuori norma”. Dove, sempre Valentina ci pone a chiederci “che poi la norma cos’è?”.
Il TED Circle si inserisce tra le attività fortemente sostenute da ABB per promuovere la D&I all’interno della propria organizzazione e dà il via ad una partnership con TEDx Bergamo per condividere i propri valori su uno dei maggiori territori in cui operiamo e dove siamo presenti con due sedi di strategica importanza a livello globale e un progetto, Place4me che da anni sta promuovendo iniziative legate all’inclusione e all’empowerment di ogni persona. Come ABB Italia, sono nati diversi team trasversali alle funzioni per approfondire i temi relativi alla diversity come gender, generation e disability. Con questi team si vuole capire come poter accelerare un cambiamento positivo e proattivo che dia spazio a ognuno di noi e che ci sproni ad essere sempre noi stessi, in un clima di uguaglianza, positività e inclusione sociale. Oltre a ciò, ABB ha siglato numerose partnership con associazioni del territorio per supportare iniziative a favore delle donne, della comunità LGBTQ+, etc.
Silvia ci parla della necessità di accogliere le fragilità di ognuno di noi, per accettare e accettarsi, Bernardo condivide il tema delle barriere fisiche che spesso si pongono come primo ostacolo invalicabile per le persone e che non permettono di aprirsi e sentirsi a proprio agio nel mondo, ricordandoci come sia sempre essenziale il concetto dell’accoglienza; Francesco apre al tema della sensibilità, necessaria per capire le differenze di ognuno di noi ed empatizzare con l’unicità. Le voci continuano a scorrere in un flusso di parole, vengono a galla l’inclusione, l’ascolto, l’uguaglianza,il coraggio, l’educazione, la società, la cultura. Il diverso fa ancora paura? Si analizza uno scenario che sembra migliorare a piccoli passi, dove le disabilità non vengono più tenute in casa, all’ombra, ma vengono accolte e incluse. Come ci ricorda Constanza, il desidero è di essere come tutti. Ancora molto c’è da fare perché ancora troppe persone si sentono escluse. Mentre le aziende cercano con iniziative e progetti di colmare i gap legati alla diversità promuovendo una cultura dell’inclusione, si ribadisce come la società ma anche il singolo cittadino debbano ancora maturare questa consapevolezza: e questo è possibile solo se se ne parla, se si ammette che un divario tra quello che si pensa diverso e quello che si ritiene normale c’è ancora, che fa paura delle volte l’unicità che non corrisponde alla nostra.
Oggi, con il TED Circle “la potenza di essere unici”, abbiamo provato a riempire questo gap, parlandone: per ricordarci che insieme, uniti, possiamo superare qualsiasi cosa e migliorare il mondo in cui viviamo.
Un grazie a tutti gli ospiti e a tutti i colleghi che hanno seguito questo evento unico!