La pericolosità degli eventi sismici non riguarda solo le costruzioni, ma coinvolge anche le infrastrutture tecniche, che devono essere progettate per assicurare in ogni caso la continuità delle loro funzionalità.
La progettazione degli impianti deve seguire quindi particolari criteri antisismici che coinvolgono anche i diversi componenti.
Tra questi, un’attenzione particolare deve essere rivolta ai quadri elettrici, che devono essere a tenuta sismica per garantire l’affidabilità funzionale e la continuità di alimentazione degli impianti in cui sono inseriti.
Norme di riferimento
Il panorama normativo a riguardo è molto ampio, per cui è fondamentale definire a priori le prestazioni che l’apparecchiatura in prova è tenuta a fornire.
Tra le Norme di riferimento utilizzate nella progettazione di quadri e infrastrutture elettriche, specifiche indicazioni sui metodi di prova sismica per le apparecchiature sono fornite da IEC 60068-3-3, IEC 60068-2-6, IEC 60068-2-57; IEC 60068-2-59; IEC 60068-2-47. La Norma distingue tra una classe sismica generale e una specifica, che deve essere utilizzata qualora si conosca il movimento che il sisma produce in base alla situazione geografica locale o all’edificio in cui l’apparecchiatura deve essere installata. La Norma IEEE Std 693-2005 stabilisce, invece, i requisiti relativi alla sicurezza sismica dei quadri, definendo i metodi di prova per i quadri completi e per i singoli componenti, quali gli interruttori di protezione e fornendo le linee guida di progettazione dei quadri antisismici in relazione agli edifici, alle fondazioni e al fissaggio a pavimento degli armadi elettrici.
Prova di qualifica sismica
La prova di qualifica sismica dimostra la capacità del quadro elettrico e delle apparecchiature in esso contenute di resistere alle sollecitazioni di un evento sismico, mantenendo le funzionalità essenziali richieste, qualunque sia il quadro selezionato (la configurazione standard arriva fino a 0,5g). ABB ha affrontato questa importante tematica, progettando e provando soluzioni di prodotto che soddisfano le crescenti richieste ed esigenze di sicurezza in ogni tipo di applicazione ed è oggi in grado di garantire per i quadri di distribuzione di bassa tensione System Pro E Power e per i quadri d’automazione IS2 & ISX una resistenza sismica fino a 0,5g (ZPA), con la versione standard senza elementi aggiuntivi di rinforzo, e fino a 0,75g (ZPA), con kit di rinforzo.
Con questi livelli di resistenza, dopo l’evento sismico, all’interno dei limiti e delle condizioni definite, viene garantito:
- che non sia avvenuto il collasso della struttura;
- l’operatività degli interruttori dopo il terremoto;
- il mantenimento delle caratteristiche meccaniche, IP e IK.
I risultati sono confermati analizzando i risultati della risonanza iniziale e finale, che verificano l’assenza di rotture strutturali durante i test.
Questi risultati sono stati ottenuti dalla prova di decine di diverse configurazioni presso due diversi laboratori: CESI (Centro Elettronico Sperimentale Italiano), che dal 1956 si occupa di prove e certificazioni di sistemi elettromeccanici ed elettrici, e Virlab, un laboratorio di Ingegneria che fornisce test sismici a Asteasu, nei Paesi Baschi (Spagna). inoltre i dati su cui sono basate le certificazioni sono i seguenti:
- Soluzioni certificate
- Dati storici relativi a test passati su ArTu K e IS2
- Analisi FEM
- Test di vibrazione
- Dati di test dei clienti, seguiti da ABB con consulenti esterni
- Test di trazione, compressione e torsione della struttura
- Test di sollevamento, con il presidio di ACAE-LOVAG
- In aggiunta a test sismici e di vibrazioni, System pro E power nella versione con porta vetro ha passato il test arco interno a 65kA 480 V (0.3 s) in conformità con TR61641 (criteria 1-6).