Retrofit quadri elettrici e riciclo interruttori obsoleti

Rigenerando i sistemi elettrici si ottengono molteplici vantaggi: aumenta la vita utile degli asset, migliora l’affidabilità, si riducono i costi energetici e le emissioni di CO2.

Le diverse Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) causano impatti ambientali diversi lungo il loro ciclo di vita, tra i quali le emissioni di gas climalteranti.

Come si legge nella Strategia nazionale per l’economia circolare: “La prevenzione e la riduzione nella produzione dei rifiuti attraverso pratiche tese ad allungare il ciclo di vita dei beni, mantenendoli essenzialmente nella loro funzione originaria e conservandone al massimo il valore economico, sono obiettivi innegabilmente preferibili rispetto al solo recupero di materia” (pag. 64).

Il termine inglese revamping indica interventi di ristrutturazione sulle macchine utensili, sulle parti meccaniche e sulle strutture. Se all’interno della macchina oltre alla ristrutturazione meccanica si introducono anche moderni sistemi di controllo elettronico, l’intervento viene denominato retrofit.

Il retrofit permette quindi di migliorare le prestazioni della macchina rispetto ai valori di partenza, offrendo alle aziende l’opportunità di “salvare” le macchine più datate, ma ancora potenzialmente funzionanti.

Una volta installati i nuovi controlli elettronici e concluso il rimontaggio, la macchina deve essere sottoposta al collaudo come se fosse nuova. Si tratta in generale di un insieme di operazioni complesse che richiedono tempo e l’intervento di tecnici qualificati.

In Italia

Secondo il Rapporto GreenItaly 2022 l’Italia si conferma leader sul fronte del recupero di materia. La capacità dell’Italia di avviare a riciclo i rifiuti totali raggiunge nel 2020 il record dell’83,4% (Germania 70%, Francia 64,5%, Spagna 65,3%, media UE 53,8% - fonte Eurostat).

Questo risultato determina una riduzione annuale delle emissioni pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate equivalenti di CO2.

Nell’Eco-Innovation Index - che illustra i risultati dell’eco-innovazione negli Stati membri dell’UE - l’Italia nel 2021 raggiunge un ottimo punteggio  nel sotto indicatore “produttività nell’uso delle materie prime” che raggiunge i 264 punti (143 la media UE).

ABB per la sostenibilità

Per contribuire a questo percorso virtuoso dell’Italia verso l’economia circolare, ABB:

  • ha creato EcoSolutions, che garantisce la trasparenza sull'impatto ambientale dei prodotti ABB (dichiarazione ambientale di prodotto ISO 14025, o valutazione del ciclo di vita del prodotto ISO 14040)
  • offre kit di retrofit per aggiornare i componenti obsoleti dei sistemi di distribuzione BT senza produrre rifiuti

Dall'inizio della sua attività, nel 2014, ABB Smart Power Service di Dalmine ha prodotto più di 10.000 kit di retrofit per quadri elettrici BT che hanno portato a un risparmio di oltre 30.000 tonnellate di emissioni di CO2, negli ultimi cinque anni.

Retrofit per sistemi di distribuzione BT

Le aziende che operano nei settori manifatturiero, energia, oil & gas possono ottenere notevoli vantaggi adottando i sistemi di retrofit che rigenerano i componenti obsoleti dei quadri elettrici minimizzando i tempi di fermo dell'impianto.

Vantaggi

  • Soluzione economica: migliora le prestazioni cambiando solo i componenti critici obsoleti
  • Si mantengono: struttura originale, logiche di funzionamento del sistema e configurazione delle apparecchiature

Si facilita la connessione dei quadri ai sistemi di gestione basati su cloud  per la manutenzione predittiva e la comunicazione diretta da remoto.

Raccolta e rigenerazione degli interruttori obsoleti

Nei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) sono presenti fino a 69 elementi della tavola periodica, compresi metalli preziosi, materie prime critiche e metalli come alluminio e ferro. Il recupero e riciclo di queste risorse riduce la dipendenza dalle forniture estere e abbatte le emissioni di gas serra.

Il Rapporto rifiuti speciali 2022 dell’Ispra segnala che la gestione del flusso di rifiuti RAEE, a livello globale, è molto carente: rappresentano il flusso di rifiuti in più rapida crescita nel mondo, ma solo il 17,4% (9,3 Mt) di rifiuti RAEE è riciclato in modo appropriato.

Per contribuire a contrastare questo spreco, ABB ha attivato in Italia il servizio di recupero degli interruttori obsoleti grazie alla collaborazione con INTERSEROH TSR ITALIA, azienda specializzata nel trasporto, recupero e trattamento dei RAEE professionali.

Gli interruttori sostituiti da kit di retrofit vengono ritirati direttamente presso la sede del cliente e consegnati a siti di riciclo qualificati per essere smontati. I componenti vengono infine raggruppati e recuperati, o rielaborati per essere reimmessi sul mercato. Il materiale non riciclabile viene trasformato in energia per mezzo di impianti di termovalorizzazione (se ne rimane una minima parte non idonea, questa viene smaltita in linea con le normative).

Il cliente che utilizza questo servizio riceve un attestato di avvenuto riciclo con la percentuale effettiva di riciclo, trasformazione e smaltimento dei RAEE e il corrispondente valore di CO2 risparmiato.

Il caso: A2A Gencogas SpA

A2A Gencogas SpA è una delle principali utility di produzione energetica in Italia, che gestisce una grande centrale termoelettrica a Cassano d'Adda (MI).

L’analisi preliminare dei 113 interruttori di bassa tensione installati nella centrale ha appurato che le parti fisse erano ancora in buone condizioni. ABB Smart Power Service ha quindi proposto di intervenire solo sulle parti mobili, installando componenti di ultima generazione progettati per essere installati nei vecchi interruttori.

Risultati raggiunti

  • Riciclo delle materie prime: 80,2%
  • Recupero energetico: 19,5%
  • Smaltimento: 0,3%

A2A Gencogas SpA ha recuperato oltre una tonnellata di rame e quasi 2 tonnellate di acciaio, cui dare una nuova vita.

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