Gestire la distribuzione e il trattamento dell’acqua riducendo perdite idriche e consumi energetici

L’uso efficiente dell’acqua è ormai imprescindibile alla luce dei cambiamenti climatici e per la rilevanza di questa risorsa negli usi civili, agricoli e industriali.

“Acqua pulita” è uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile e la protezione delle risorse idriche rientra tra i 6 obiettivi ambientali e climatici della tassonomia europea per le attività sostenibili.

Secondo l'Anbi, l'Associazione italiana dei consorzi di bacino il 70% della Sicilia, il 57% della Puglia, il 58% del Molise e il 55% della Basilicata sono a rischio desertificazione.

I dati dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) certificano che il 2022 è l’anno più caldo e arido di sempre in Italia. Il primato del 2022 riguarda sia le temperature massime che quelle medie (per le minime, l'anno record è stato il 2018). La siccità è intervallata a eventi meteo estremi sempre più frequenti.

Oltre alle condizioni climatiche avverse, il servizio idrico integrato (SII) italiano richiede, da tempo, ingenti investimenti in quanto lo stato delle infrastrutture è particolarmente critico. Secondo il Brief elaborato da Cassa depositi e prestiti:

  • il 36% della rete acquedottistica ha un’età compresa tra 31 e 50 anni e il 22% ha più di 50 anni
  • il tasso di sostituzione della rete obsoleta è pari allo 0,42% annuo (un tasso soddisfacente sarebbe almeno del 2%)
  • la spesa per investimenti è più bassa di quella registrata nelle economie simili
  • le perdite degli impianti di distribuzione ammontano al 42% (in Francia questo valore è del 20%, in Germania dell’8%).

I ritardi nell’adeguamento dei sistemi di fognatura e depurazione hanno esposto in passato l’Italia a onerose procedure di infrazione europee.

Il PNRR assegna al settore 2,9 miliardi di nuovi stanziamenti. Le risorse verranno impiegate per investimenti finalizzati a rendere più efficienti e resilienti le infrastrutture idriche primarie e per ridurre le perdite di acqua nelle reti di distribuzione.

Secondo il report di ABB “Energy Transition Equationl’automazione e le tecnologie digitali possono aiutare gli impianti di trattamento delle acque reflue a ridurre le emissioni industriali di CO2 e i costi di gestione degli impianti.

Il trattamento delle acque richiede infatti una grande quantità di energia elettrica e si stima che l’industria del trattamento consumi complessivamente fino al 3% della produzione globale di energia e contribuisca a oltre l’1,5% delle emissioni globali di gas serra.

ABB per la sostenibilità

Monitoraggio e gestione intelligente delle reti idriche

La compagnia idrica italiana CAFC serve 122 comuni sparsi su un territorio che si estende dal confine con l'Austria fino all’Adriatico e, dalla Slovenia, al confine con il Veneto.

Per ottimizzare la manutenzione sui suoi impianti e il lavoro dei tecnici impegnati nelle verifiche periodiche e negli interventi in caso di guasto, l’azienda ha digitalizzato il monitoraggio per visualizzare, da remoto, lo stato delle apparecchiature.

Questo consente di gestire la manutenzione in base alle effettive condizioni di funzionamento (e non più seguendo un programma prestabilito) e di pianificare gli interventi di manutenzione e di acquisto ricambi.

Il servizio ABB Ability™ Condition Monitoring per sistemi di propulsione ha reso molto più efficienti il monitoraggio e la manutenzione degli azionamenti a velocità variabile e dei motori che azionano le pompe sulle reti di CAFC.

Le apparecchiature ABB sono installate in tutti gli impianti destinati ai tre servizi di approvvigionamento idrico, fognatura e trattamento delle acque.

Nel trattamento delle acque reflue il convertitore ACQ580 di ABB consente di regolare in tempo reale la velocità dei compressori e delle pompe in base alle reali esigenze, riducendo i consumi energetici.

Obiettivi raggiunti

Oggi CAFC effettua una manutenzione annuale su tutti i motori e su tutte le pompe degli acquedotti, avvalendosi di un solo elettricista e di un meccanico.

  • Miglioramenti nella captazione, potabilizzazione, adduzione e distribuzione di acqua potabile e nel trattamento delle acque reflue nel Friuli-Venezia Giulia
  • Riduzione consumi energetici e costi di manutenzione
  • Ottimizzazione della gestione impianti con possibilità di individuare eventuali anomalie.

Ridurre le perdite d’acqua con il misuratore di portata elettromagnetico ABB

Una comprensione dettagliata del fabbisogno, della domanda e delle perdite d’acqua si può ottenere tramite dati puntuali sulla portata in ingresso e operazioni accurate sulla rete idrica in uscita.

La connettività per la comunicazione mobile permette al misuratore di portata bidirezionale AquaMaster 4 Mobile di fornire dati in tempo reale per una gestione dell’acqua intelligente e precisa.

Gli operatori leggono in qualunque momento i valori del dispositivo da remoto e hanno accesso alla gestione delle varie operazioni, ovunque si trovino.

La lunga durata della batteria del misuratore di portata elimina la necessità di cavi e visite sul posto.

AquaMaster 4 è stato premiato con l’etichetta Solar Impulse Efficient Solution (riconoscimento conferito da un comitato di esperti esterni e indipendenti alle soluzioni innovative che tutelano l’ambiente).

Obiettivi raggiunti

  1. Con la soluzione wireless per la misurazione della portata in continuo, il consumo energetico si riduce del 60%
  2. Le perdite vengono rilevate 10 volte più velocemente rispetto allo standard di mercato
  3. Il programma di manutenzione predittiva e la diagnostica evoluta consentono risparmi di tempo e denaro.

“Si tratta di un importante passo avanti nel percorso digitale delle reti idriche, che aiuta a risparmiare risorse in un settore così focalizzato sulla conservazione e la sostenibilità”, ha affermato Krishna Prashanth, Global Product Line Manager Electromagnetic Flowmeters di ABB Measurement & Analytics.

Leggi anche:

Scopri anche

Select region / language