La provincia di Cuneo non è il primo posto al quale si pensa per la sede di una azienda che costruisce sistemi di sollevamento per imbarcazioni.
Eppure è qui che, dal 2006, Boat Lift progetta e realizza impianti destinati a questo scopo.
Una realtà che, grazie a una costante crescita negli ultimi anni, impegna oggi circa 70 dipendenti e genera un fatturato di 20 milioni di euro, il 70% del quale ha origine dall’export.
Macchinari fondamentali per, come dice il nome stesso, sollevare barche per la manutenzione, il rimessaggio e il trasporto, ma da sempre ostaggio di un particolare: sono alimentati tramite un motore diesel che aziona un impianto di sollevamento idraulico.
Perché dunque, in un’epoca fortemente votata all’elettrificazione, non ideare qualcosa di più sostenibile?
È nata così la versione elettrica di Travel Lift, un modello che punta tutto su efficienza, sostenibilità e comfort di utilizzo.
Tanti modi per essere più sostenibili anche nel settore nautico
Travel Lift è il nome del prodotto per il sollevamento la cui versione elettrica rappresenta la più recente innovazione.
Nasce non tanto dalla richiesta del mercato, quanto da una visione più green che ha portato Boat Lift a intraprendere un percorso verso la sostenibilità.
“Il nostro è sicuramente un settore di nicchia, ma è importante che ciascuno faccia la propria parte. – spiega Matteo Scarafiotti, responsabile marketing Boat Lift – Per questo abbiamo deciso di sviluppare una applicazione completamente elettrica e di appoggiarci alle competenze di un partner come ABB, che ci ha introdotti anche all’Energy Efficiency Movement al quale abbiamo aderito con entusiasmo. Stiamo infatti puntando innanzitutto verso la nostra, di efficienza energetica, attraverso l’impiego di un impianto fotovoltaico capace di soddisfare buona parte dei nostri consumi energetici, ma ci impegniamo anche con i macchinari che produciamo: già da diversi anni per i circuiti idraulici utilizziamo olii biodegradabili. Ma si può, e si deve, fare di più”.
Mettere le competenze a fattor comune
Concettualmente il Travel Lift elettrico è semplice: è un sistema composto essenzialmente da batterie al litio, motori in bassa tensione e inverter (serie ACS380 e ACS880) di ABB e un PLC che governa i movimenti, che rappresenta il vero e proprio cuore dell’impianto. Ma, come tutte le cose all’apparenza semplici, nasconde delle sfide tecnologiche.
Proprio come avviene su un’auto elettrica, infatti, anche Travel Lift dispone di una batteria e garantisce una determinata autonomia. Maggiore sarà l’efficienza complessiva, più sollevamenti sarà in grado di eseguire con una singola carica, con l’obiettivo di affrontare la giornata di lavoro con una sola ricarica.
“Essendo la prima applicazione di questo tipo nel settore nautico, siamo partiti da un foglio bianco. – prosegue Scarafiotti – Un vantaggio, certo, ma ci stavamo muovendo letteralmente in un mare di possibilità. Per questo abbiamo sviluppato l’applicazione insieme ad ABB fin dalla fase progettuale: noi avevamo le idee molto chiare sugli obiettivi da raggiungere, mentre ABB ha messo la propria competenza nel mondo degli inverter e il know how nel comando del motore asincrono. Posso assicurare che sono poche le aziende con le quali si arriva ad approfondire così le tematiche tecniche per sviluppare un nuovo prodotto, e i risultati sono stati assolutamente eccellenti”.
I vantaggi del sollevamento elettrico: efficienza, risparmio energetico, ma non solo…
Può sembrare scontato, ma chi sceglie un prodotto di questo tipo è in primo luogo attento alle prestazioni: è cioè necessario che svolga bene il proprio compito.
Il secondo step è relativo ai costi di esercizio. Da questo punto di vista, l’elettrico vince su tutti i fronti perché è realizzato utilizzando molti meno componenti rispetto a una macchina tradizionale ed elimina la costosa manutenzione periodica dell’impianto idraulico (assente, in questo caso).
Infine, il vantaggio legato all’efficienza e al comfort di utilizzo: numeri alla mano, l’impatto di un sollevatore elettrico rispetto a un analogo modello tradizionale alimentato a gasolio è nettamente inferiore.
Considerando il consumo del 100% della batteria ogni giorno per 6 giorni a settimana, si risparmiano ben 2.600 litri di gasolio, le cui emissioni di CO2 richiederebbero il lavoro di 114 alberi per 10 anni o, in alternativa, di una foresta di 33 ettari per almeno una settimana.
In termini energetici, spiegano in Boat Lift, si tratta di un risparmio netto del 40%.
“Ci sono anche benefici indiretti. – prosegue Scarafiotti – Generalmente questi sollevatori vengono utilizzati in ambienti molto sensibili all’inquinamento dell’aria e a quello acustico. La proposta di un dispositivo full electric ha un importante impatto su entrambi i fattori. Spesso infatti lavorano in luoghi marittimi molto frequentati e la silenziosità di esercizio è un requisito sempre più apprezzato: noi stessi siamo rimasti positivamente impressionati durante i primi test in azienda. Anche il primo cliente che lo ha ricevuto e lo ha affiancato a macchine tradizionali si è accorto immediatamente della differenza”.
Il futuro è tutto da scrivere, e lascia intravedere interessanti sbocchi. La tecnologia di Boat Lift è infatti dedicata principalmente al mondo nautico, ma sta già riscuotendo interesse nella logistica industriale. Per questo l’azienda ha deciso di diversificare la propria attività attraverso una realtà controllata chiamata Industrial Lift, che offre il medesimo know how ovunque sia necessario movimentare manufatti, semilavorati ecc.