GENERIamo cultura: contro la violenza di genere

GENERIamo cultura: contro la violenza di genere

Una partecipazione decisa e sorprendente per riflettere insieme sulla violenza di genere, per saperla individuare e distinguere, per uscire dalla soggettività e sviluppare una coscienza critica comune e diventare attori del cambiamento. Questa una delle sintesi dell’evento organizzato da ABB, in collaborazione con ValoreD, nell’alveo dell’iniziativa nazionale di sensibilizzazione, promossa dalla Commissione Nazionale sulle Pari Opportunità istituita nell’ambito del CCNL per l’industria metalmeccanica e della installazione di impianti, sul tema della prevenzione delle molestie sui luoghi di lavoro e delle violenze di genere.

Un evento ricco di contenuti e approfondimenti che ha portato stimoli e mostrato sfaccettature che hanno toccato ciascuno degli quasi 1000 partecipanti di ABB, in presenza e collegati da remoto, oltre agli ospiti istituzionali e del mondo delle imprese che hanno voluto partecipare, toccando corde profonde e dando vita a un confronto e a un dialogo, canali indispensabili per portare una svolta a questa piaga che ci colpisce, oggi come ieri.

Questo evento arriva a coronare il D&I Month promosso da ABB, una serie di incontri sui temi della diversità di genere, generazione e abilità che – per il secondo anno – propone alle persone di ABB un percorso di riflessione condivisa.

L’agenda dell’evento si è sviluppata intorno all’introduzione e alla chiusura da parte di ABB e di Valore D, per poi affidarsi alla sapiente conduzione di Laura De Chiara - appassionata di Business e People Development, Esperta in Sviluppi Organizzativi, Executive Coach, Mentor di Start up e Imprenditrice – che ha guidato l’evento che ha visto i prestigiosi contributi dell’Onorevole Elena Bonetti - ex Ministra per le pari opportunità e la famiglia – e dell’Avvocato Ciro Cafiero – noto avvocato giuslavorista e presidente dell’AIDP Lazio.

Laura De Chiara è partita dalla definizione della violenza fondata sul genere, un’epidemia silenziosa che deve scuotere le coscienze per il suo impatto sulla vita delle donne, in ambito lavorativo e non solo, in termini di danno o sofferenza fisica, sessuale o psicologica, attraverso azioni e negazioni.

Per quanto riguarda le molestie sui luoghi di lavoro, queste si manifestano come comportamenti indesiderati a connotazione sessuale, espressi in forma fisica verbale o non verbale con lo scopo o l’effetto di violare la dignità di una lavoratrice o un lavoratore e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo. I numeri e le evidenze portate da De Chiara hanno sottolineato la portata e la diffusione di questo fenomeno che richiede un profondo cambio di rotta.

Proprio di questo ha parlato l’Onorevole Bonetti che, nel suo ruolo di Ministra delle Pari Opportunità, ha avviato processi importanti in ottica di parità di genere che continuano a trovare spazio e impegno da parte delle forze politiche. Quello che è fondamentale, secondo Bonetti, è mettere in atto azioni specifiche in contrasto alla violenza che abbiano una dimensione strutturale e sistemica che possa promuovere una scelta nitida di empowerment del ruolo sociale, economico e culturale delle donne. Ne sono esempi l’introduzione di osservatori nazionali interistituzionali, l’introduzione del reddito e microcredito di libertà, che aiutano le donne a ricostruire un futuro dopo una violenza, grazie anche a un’autonomia finanziaria dal partner. Un lavoro che vede affiancate, quindi, parti datoriali, sindacati, realtà associative del terzo settore impegnate sulla violenza di genere e istituzioni locali e nazionali.

Per il mondo delle imprese, l’onorevole Bonetti che ha accolto con grande plauso l’ottenimento da parte di ABB SpA della certificazione sulla parità di genere da parte del DNV, auspica la creazione di condizioni e ambienti di lavoro nei quali le donne siano valorizzate per il ruolo importante che svolgono, fatto che rappresenta una precondizione per rimuovere ogni forma di discriminazione e violenza. Un lavoro che vede affiancate, quindi, parti datoriali, sindacati, realtà associative e istituzioni locali e nazionali.

Il cambiamento culturale non può che coinvolgere anche il mondo educativo, con interventi sistematici che guidino l’educazione al rispetto, alla relazione con l’altro da sé, un percorso che coinvolge la scuola e le famiglie e che aiuti – tra l’altro – a riconoscere i segni psicologici, fisici ed emotivi legati a una violenza di genere. La consapevolezza come strumento di crescita nella coscienza e nel cambiamento.

L’Onorevole Bonetti ha colto l’occasione per ricordare il numero 1522 gratuito e attivo 24/24 a disposizione delle vittime di violenza e stalking promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità.

La parola è passata all’avvocato Ciro Cafiero che ha parlato del panorama normativo legato alla violenza di genere come strumento per uscire dalla soggettività, presentando le leggi recenti che incoraggiano la prevenzione della violenza di genere e la sensibilizzazione pubblica, con particolare attenzione alle molestie di genere nei luoghi di lavoro. L’intervento dell’Avvocato Cafiero ha spaziato dall’importanza del contributo individuale e dell’attenzione all’altro per cambiare, pur con piccoli gesti, una mentalità radicata, per passare poi all’apporto dato dalle imprese che divengono motori del cambiamento con attività di formazione continua, nonché la crucialità del coordinamento con e tra le istituzioni, le forze dell’ordine e i servizi sociali, affinchè tutti gli attori coinvolti affrontino in raccordo tra loro la violenza sulle donne.

L’intervento sul tema della soggettività si è poi concluso con la proiezione del video sul CONSENSO, realizzato dalla Commissione Pari Opportunità

L’atto finale dell’evento è stata la visione verso il futuro, improntata alla consapevolezza e all’empatia, come modi per rispondere alla violenza di genere e diventare agenti di cambiamento, puntando sull’impegno personale e immaginando come il mondo potrà essere quando questo problema sarà superato.

Un evento di un’intensità palpabile, che ha toccato le coscienze dei singoli, rappresentando l’urgenza del cambiamento e, al tempo stesso, la preziosità del cammino già avviato in ABB dove gruppi spontanei stanno lavorando al fianco dell’organizzazione per far fiorire iniziative di grande valore che ispirino e diano concretezza alla volontà di continuare a costruire un ambiente di lavoro inclusivo, attento alle persone e alle situazioni di rischio, equo e solidale. Non è un caso che questo evento sia stato organizzato proprio per coronare il D&I Month promosso da ABB, una serie di incontri sui temi della diversità di genere, generazione e abilità che – per il secondo anno – propone alle persone di ABB un percorso di riflessione condivisa su temi che fanno parte di un percorso ormai quotidiano.

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