Innovare, collaborare, competere: la rivoluzione dell’efficienza energetica

Innovare, collaborare, competere: la rivoluzione dell’efficienza energetica

La quarta tappa italiana dell’Energy Efficiency Simposio evidenzia come l’efficienza energetica stia diventando un motore di competitività per le imprese. Tecnologie, best practice e visione strategica mostrano come collaborazione e formazione siano decisive per accelerare la transizione energetica

Coniugare efficienza energetica e competitività è oggi una delle sfide più urgenti per imprese e interi sistemi economici. La crescita della domanda globale di energia nel 2024 (+2,2%), superiore alla media dell’ultimo decennio, e il fatto che il 40% di questo incremento sia trainato dal settore industriale, mostrano quanto il tema sia centrale non solo per ragioni ambientali, ma anche economiche. Le industrie che sapranno trasformare l’efficientamento in un vantaggio competitivo avranno più strumenti per governare la transizione e rafforzare la propria posizione nei mercati internazionali. E proprio il tema “Efficienza energetica: motore di competitività” è stato al centro del quarto Simposio, organizzato da ABB.

Santa Palomba: un faro dell’innovazione industriale

La quarta tappa italiana del Simposio si è svolta nella fabbrica ABB di Santa Palomba, vicino Pomezia, un polo produttivo specializzato nella realizzazione di interruttori differenziali e misuratori di energia. Lo stabilimento è stato riconosciuto come lighthouse plant dal Ministero dello Sviluppo Economico, a testimonianza del percorso avanzato di digitalizzazione e integrazione di tecnologie sostenibili.

“Non ci può essere sostenibilità senza efficienza energetica e innovazione - ha affermato Simona Alberini, Country Holding Officer e Presidente del CdA di ABB -. La nostra missione è aiutare le aziende a essere più efficienti e sostenibili attraverso tecnologie che ne riducano l’impatto ambientale”.

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Sostenibilità tra incertezza, complessità e responsabilità

Nonostante l’urgenza, la sostenibilità aziendale attraversa una fase delicata. Diana D’Isanto, Associate Partner e Head of Sustainability Strategy di The European House – Ambrosetti, ha evidenziato come molte imprese fatichino ad agire, frenate da risorse limitate e dalle complessità normative. Il recente ridimensionamento delle politiche europee – come l’abolizione dell’obbligo di rendicontazione per la maggior parte delle aziende - ha alimentato ulteriormente questo clima di incertezza.

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Eppure proprio la rendicontazione, ricorda D’Isanto, è fondamentale perché è “induzione all’azione”: uno strumento che consente di comprendere rischi, opportunità e priorità strategiche in ambito ambientale, sociale e di governance.

A complicare il quadro si aggiunge la frammentazione degli standard e la proliferazione dei rating ESG, spesso incoerenti. Tuttavia, il contesto globale - tra cambiamenti climatici, pressioni sul costo dell’energia, aspettative dei consumatori e richieste delle catene del valore - mostra quanto sia impossibile rallentare. Fare sostenibilità significa saper guardare lontano, trovare un equilibrio tra visione di lungo periodo, marginalità e impatto, e focalizzarsi su poche, chiare priorità.

Un movimento che produce risultati

Come in ogni appuntamento dell’Energy Efficiency Simposio, anche in questa tappa hanno avuto ampio spazio i casi concreti. Bertolotti (trasporti), Aeroporti di Roma (infrastrutture), AB Group e ABS Acciai (industria) hanno mostrato come l’efficienza energetica possa tradursi in soluzioni misurabili, capaci di ridurre consumi, emissioni e costi operativi e come la sostenibilità crei l’opportunità per cooperare (“fare parteniarato”) e accelerare l’impatto. Queste esperienze dimostrano come il Simposio sia un luogo di confronto che promuove ricerca, scambio di best practice e soluzioni concrete per un’economia capace di consumare meno e meglio. L’ Energy Efficiency Movement, nato nel 2021 su iniziativa di ABB e Alfa Laval, è rapidamente cresciuto fino a coinvolgere oltre seicento realtà tra aziende, istituzioni, università e associazioni, di cui 38 in Italia. Dal 2024 è diventata un’associazione no profit e rappresenta un ecosistema globale che favorisce la ricerca, il confronto tra best practice e la diffusione di soluzioni concrete per un’economia più efficiente e resiliente.

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Collaborazione, tecnologia, policy e formazione

Come fare in modo che l’impatto dell’Energy Efficiency Movement continui a crescere, raggiungendo sempre più imprese e territori? Secondo Sara Saltalamacchia, Sustainability Champion Motion Italy, esistono quattro leve fondamentali: “collaborazione, innovazione tecnologica, politiche ambiziose e formazione”. Se la COP28 ha fissato l’obiettivo di raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica globale e portarlo così al 4%, resta fondamentale il ruolo delle competenze. “Senza persone preparate, anche le migliori tecnologie restano inutilizzate”, ha ricordato Saltalamacchia. Diffondere know-how e creare professionalità specializzate permette alle aziende di sfruttare appieno le opportunità dell’efficienza energetica e di affrontare con consapevolezza il cambiamento.

L’efficienza energetica è un percorso, non un intervento singolo. In un mercato che cambia rapidamente, rappresenta uno dei motori più solidi per competere in modo sostenibile, innovare e creare valore nel lungo periodo. L’Energy Efficiency Simposio di ABB continua a dimostrarlo: unendo esperienze, visioni e tecnologie, si accelera davvero il futuro energetico delle imprese.

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