Cortesia di www.industriaitaliana.it - Articolo di Gaia Fiertler.
Già caratterizzato da un elevato grado di automazione e dalla lean manufacturing, lo stabilimento della multinazionale svizzero svedese – che produce interruttori, sezionatori e quadri elettrici – viaggia verso l’integrazione digitale completa. Digital supply chain, blockchain, manutenzione predittiva e smart working (anche per capireparto) sono già delle realtà. Lo stabilimento ospite della prima tappa dell’EY Manufacturing Lab.
Con un progetto pilota di digital supply chain, il sito produttivo di Abb a Dalmine punta a diventare una fabbrica modello per l’Industria 4.0. Già candidato Lighthouse nell’ambito del Piano Calenda nel 2017, ora vuole diventare un riferimento assoluto per il Gruppo con l’integrazione da monte a valle, attraverso sistemi di connettività, codici condivisi, paperless e certificazioni. L’obiettivo è quello di realizzare una filiera completamente digitalizzata, dai fornitori ai trasporti, passando per la produzione di Dalmine. Per realizzare questo progetto Abb sta iniziando ad approcciare anche la tecnologia blockchain, che permette di creare un grande database distribuito per la gestione di transazioni condivisibili tra più “nodi”.
Lo stabilimento produce interruttori, sezionatori e contattori di media tensione, quadri elettrici di media tensione per la distribuzione primaria e secondaria, quadri elettrici di bassa tensione, pacchetti completi e service per cabine e sottostazioni. Si forniscono sistemi e tecnologie smart per la distribuzione elettrica ai clienti delle utility, delle industrie e del settore terziario… Dalmine esporta l’85% dei volumi prodotti.
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