Nel reparto di assemblaggio di Idral, un'azienda di rubinetteria sul Lago d'Orta, il robot collaborativo YuMi è un po' il "beniamino" del gruppo: preciso, affidabile e simpatico!
La storia ha inizio in un contesto estraneo alla fabbrica e al business. Jürgen Schweitzer, direttore tecnico di Idral SpA, è appassionato di montagna e, nel gruppo di escursionisti con cui trascorre piacevoli giornate sui sentieri alpini, conosce Marco Saini, titolare di Tesys, società di ingegneria con sede in provincia di Novara e partner di ABB.
Per semplificare e automatizzare il montaggio dei rubinetti, agevolando il lavoro degli operatori, Idral si è dotata da tempo di una classica linea di montaggio automatizzato, che però richiede volumi molto elevati per essere utilizzata in modo proficuo. Nel 2003 Schweitzer visita la fiera A&T a Torino e rimane colpito dal cobot YuMi di ABB, intravedendone il potenziale di applicazione nel suo reparto di assemblaggio. L'idea di Schweitzer viene suffragata dalla valutazione di Saini: "Discutendo con Jürgen e valutando le loro esigenze di assemblaggio, abbiamo capito subito che la soluzione più idonea sarebbe stata un robot collaborativo di nuova generazione come YuMi."
Tesys fornisce un progetto "chiavi in mano" per l'inserimento di YuMi in Idral, effettuando tutte le prove con i pezzi del cliente e sviluppando l'intera isola di assemblaggio con il software di simulazione Robot Studio per ottimizzare gli spazi e la flessibilità. "YuMi è molto versatile e, in prospettiva futura, potrà essere riutilizzato su altre linee per assemblare prodotti diversi semplicemente cambiando programma ed eventualmente organi di presa," racconta Schweitzer. "Con YuMi abbiamo guadagnato molto in termini di sicurezza, affidabilità, precisione e costanza delle prestazioni. Per noi è molto importante poter contare su un risultato affidabile e costante al 100 percento."
Le qualità di YuMi hanno dissolto i timori iniziali legati all'introduzione di un robot nel team. Ormai tutti lo chiamano affettuosamente Michael, perché le sue movenze ricordano il "moonwalk" di Michael Jackson.