Alla ricerca del vaccino perfetto

Alla ricerca del vaccino perfetto

Brevetti CEA, leader mondiale nei sistemi di ispezione per l’industria farmaceutica, si affida a Sintech per l’automazione dell’handling dei contenitori nel processo di controllo di farmaci iniettabili.

L’impiego di robot della serie IRB all’interno della soluzione integrata K15 DR, permette a Brevetti CEA di velocizzare e perfezionare il controllo qualità di fiale-siringa.

La sfida

Performance e velocità: aumentare l’affidabilità dell’ispezione nel rispetto dei parametri dettati dall’industria farmaceutica processando i prodotti a velocità sempre maggiori

La soluzione

L’utilizzo di robot ABB IRB120 e IRB360 nelle fasi di entrata e uscita dalla macchina di ispezione.

L’impiego

La soluzione integrata automatizzata ha permesso di velocizzare enormemente il processo di controllo rispetto ad altre soluzioni adottate nei decenni precedenti

Un sigillo di garanzia

Azienda che concorre al processo di verifica della qualità di migliaia di farmaci presenti sul mercato compresi alcuni vaccini anti covid-19 prodotti oggi, Brevetti CEA è leader mondiale nella produzione di sistemi di ispezione di prodotti farmaceutici iniettabili. Con oltre 2.000 macchine installate nel mondo, l’azienda vicentina è riconosciuta a livello internazionale come un punto di riferimento per l’industria farmaceutica. A partire dal 1957, la storia di Brevetti CEA si presenta come un susseguirsi di progressi alla ricerca della perfezione, una sorta di cammino inesorabile per garantire migliore salute e benessere all’umanità. Ci facciamo guidare da Giovanni Ferrari, amministratore delegato, in un istruttivo salto nel passato che ha visto l’automazione diventare man mano una componente fondamentale nei processi di ispezione. “Agli albori della nostra attività il controllo dei medicinali era affidato esclusivamente all’uomo. Otto fiale alla volta venivano ispezionate controluce da tecnici muniti di lente e molta pazienza, era un compito altamente ripetitivo che riusciva a far processare circa 1.800 fiale all’ora” racconta Giovanni Ferrari.

La tecnologia, ancora acerba nei decenni a seguire, permise invece degli anni ’80 di inventare la prima vera macchina automatica con microprocessori, raggiungendo una velocità di ispezione di 6.000 fiale all’ora con un minore margine di errore.

“La nostra sfida è rendere sempre più performante il processo di ispezione e al tempo stesso aumentarne la velocità, due aspetti apparentemente antitetici ma che siamo riusciti a potenziare in parallelo grazie alla robotica”.

La svolta robotica

La vera svolta è arrivata recentemente, grazie al merging che rafforza la sinergia con Sintech, integratore di automazione che vanta un ventennale lavoro di squadra con ABB. Il fiore all’occhiello di questa collaborazione si chiama K15 DR Zero Contact, una macchina progettata in tre moduli capace di manipolare fiale-siringa ad una velocità vertiginosa di 36.000 pezzi all’ora. Vedere questa macchina al lavoro sembra di assistere ad un filmato velocizzato con il tasto fastforward. Nel primo modulo (denester) i robot IRB120 e IRB360 prelevano le fiale da un vassoio (nest) e le consegnano alla macchina per il controllo. Superata l’ispezione si passa al terzo modulo (renester) in cui un’altra coppia di robot ABB riposiziona nuovamente nei nest  le fiale, pronte per l’imballaggio.

“I robot sono progettati per muoversi in velocità ma è necessaria estrema delicatezza” racconta Claudio Sinico, Managing Director di Sintech “Ad esempio è fondamentale che non si producano bolle all’interno del liquido presente nelle fiale. Grazie ai software messi a disposizione da ABB siamo riusciti a prevedere già in fase di progettazione i movimenti dei robot e i loro effetti sui prodotti manipolati. Ultimamente è diventata fondamentale anche la cura del packaging esterno, il vetro deve essere impeccabile e anche un leggero segno di sfregamento sarebbe mal tollerato dalle case farmaceutiche: siamo riusciti a far rispettare anche questo parametro utilizzando una particolare pinza dei robot che non lascia traccia e facendo in modo che le fiale non vengano a contatto reciproco durante tutto il processo”.    

Elevare il ruolo dell’uomo in fabbrica

Brevetti CEA ha il dovere di ispezionare farmaci sia per garantire che all’interno del prodotto non siano presenti particelle estranee, sia per assicurare l’integrità del contenitore, lo sa bene Giovanni Ferrari che negli anni si è impegnato per aumentare l’affidabilità delle proprie macchine grazie anche alle tecnologie di intelligenza artificiale e all’automazione. Come dicevamo, un tempo i compiti faticosi e alienanti come il controllo visivo delle fiale di vetro erano svolti dall’uomo, non c’era scelta. L’occhio umano però non era in grado di scartare i medicinali difettosi con estrema precisione e il rischio che si produceva era quello di immettere sul mercato prodotti qualitativamente non perfetti.

Brevetti CEA, Sintech e ABB concordano nell’affermare che le nuove soluzioni automatizzate studiate in squadra negli ultimi anni hanno aumentato notevolmente l’efficienza del controllo e al tempo stesso hanno dispensato l’uomo dal compiere lavori gravosi, elevando la presenza umana in azienda a ruoli più alti di controllo e coordinamento piuttosto che di esecuzione.

Non è da dimenticare, inoltre, che l’esposizione prolungata con alcune sostanze chimiche può risultare nocivo per gli operatori. La necessità di trovare un alleato dell’uomo, insomma, si è fatta strada negli anni e oggi ha trovato soluzione nei robot ABB della serie IRB, con buona soddisfazione di Brevetti CEA, ma anche di tutti noi utilizzatori di farmaci.  

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