Il welfare di ABB in Italia volta pagina verso una cultura del lavoro sempre più responsabile

Nel cuore della nostra Agenda di Sostenibilità 2030, il pilastro dedicato al Progresso Sociale accende un riflettore su persone, benessere e inclusione. E se un grande cambiamento può nascere da un gesto semplice, allora può davvero trasformarsi in un nuovo paradigma.

Un ulteriore segnale concreto: niente più timbratura

Da ottobre 2025, ABB in Italia ha deciso di esentare tutto il personale impiegatizio non impegnato nella produzione, dall’obbligo di timbratura in ingresso e in uscita.

La misura, nata nell’ambito della campagna interna Let’s Make It Work e ispirata dai feedback raccolti attraverso l’annuale survey rivolta ai dipendenti, risponde a un’esigenza chiara: il modo di lavorare è cambiato, e anche gli strumenti devono evolvere.

Non è solo la semplificazione del processo della gestione delle presenze, ma un segnale di fiducia verso le persone in linea con l’autonomia, la responsabilità e l’orientamento ai risultati che chiediamo alle nostre persone” afferma Emiliano Diotallevi, Country HR Manager di ABB in Italia. “La timbratura diventa così il simbolo dell’abbandono di un modello datato e dell’abbraccio di una cultura moderna del lavoro, fondata su rispetto e consapevolezza”.
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Nel panorama delle grandi imprese italiane sono ancora molte poche le aziende che hanno fatto questa scelta, confermando la volontà di ABB di sperimentare nuovi modelli organizzativi più flessibili, digitali e orientati al benessere.

Un welfare che parla alle persone

Quella dell’omessa timbratura non è un’azione isolata, ma parte di una visione di welfare ampia e coerente, che mette al centro la persona con un’attenzione all’equilibrio vita-lavoro, alla salute ed allo sviluppo individuale.

Il contributo economico che ABB riconosce attraverso la piattaforma Welfare@ABB – sia nella forma della quota di welfare aziendale, sia come extra-contributo per chi sceglie di convertire al 100% il premio di risultato – rappresenta un tassello importante di questo approccio. Una misura concreta, che offre alle persone la possibilità di personalizzare i propri benefit e di investire nel proprio benessere secondo le proprie priorità.

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Dalla polizza vita gratuita estesa a tutti i dipendenti a tempo indeterminato, alla parental leave policy gender-neutral, fino ai servizi di supporto alla famiglia conl’Employee Assistance Program, ogni iniziativa racconta un’attenzione reale di supporto ed attenzione alle persone. Non ultimo lo smart working flessibile senza limiti di tempo risponde alla volontà di creare un equilibrio autentico tra vita privata ed impegni lavorativi.

È un welfare che non si limita ai benefit, ma costruisce un ambiente in cui ognuno possa crescere, contribuire e stare bene.

Inclusione: valorizzare le differenze

La dimensione sociale di ABB in Italia va oltre il welfare, traducendosi in un impegno strutturato per diversità e inclusione, fondato su tre pilastri: Governance, Leadership & Culture, Partnership.

Entro il 2030, il Gruppo ABB punta a raddoppiare la presenza femminile nei ruoli di senior management fino al 25%; oggi, in Italia, le donne dirigenti sono già il 16%, e il 43% dei neolaureati assunti è di genere femminile.

Programmi come #ABB4Equity, le iniziative su Gender & STEM, i percorsi formativi contro i bias inconsci e le collaborazioni con partner come Valore D, Women&Tech, Women’s Forum, SheTech, Parks e Special Olympics Italia dimostrano come l’inclusione non sia solo un tema di comunicazione, ma una leva di crescita concreta.

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L’impegno di ABB è riconosciuto anche attraverso il Sustainable Talent Program, dedicato al mentoring al femminile, e la partecipazione all’Advisory Board di The European House – Ambrosetti sul Women Empowerment, che ha portato ABB in Italia a essere tra i firmatari del Manifesto dell’empowerment delle donne, un documento che individua dieci azioni concrete per accelerare un cambiamento culturale e sociale condiviso.

Un ecosistema che cresce oltre l’azienda

L’impegno di ABB in Italia si estende al territorio e alle nuove generazioni, con una rete di collaborazioni consolidate con il mondo accademico. Da oltre trent’anni, ABB collabora con la SDA Bocconi School of Management, promuovendo programmi di ricerca e formazione manageriale di alto livello. A livello nazionale, le partnership attive includono il Politecnico di Milano, di Torino e di Bari, oltre alle università di Bergamo, Brescia, Cassino, Napoli Federico II, Firenze, Genova, Padova, Pavia, Pisa, Roma “La Sapienza”, Roma Tor Vergata e Trieste, insieme alle associazioni studentesche BEST Torino, Milano e Napoli.

In parallelo, ABB collabora con numerose università in tutto il mondo per colmare il divario tra impresa e accademia, creando ponti concreti tra innovazione, competenze e mondo del lavoro.

Tra le iniziative più significative spiccano i premi di laurea dedicati ai giovani talenti: il Premio GB Ferrari, promosso con l’Università di Genova, che offre l'opportunità a cinque studenti e studentesse iscritti all'Università di Genova di fare uno stage finalizzato alla stesura della tesi, e l’ABB IEEE Award, in collaborazione con la sezione italiana di IEEE, che valorizza le migliori tesi magistrali e di dottorato su sostenibilità e tecnologia.

A queste si aggiunge la collaborazione ultra ventennale con Junior Achievement Italia, la più grande organizzazione al mondo per la promozione dell’educazione imprenditoriale. Grazie ai percorsi di mentoring, i volontari di ABB accompagnano le mini-imprese studentesche, contribuendo alla diffusione delle competenze STEM e premiando, attraverso il Premio Impresa 5.0, i progetti più innovativi nell’ambito della trasformazione digitale.

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Attraverso queste partnership, ABB consolida un ecosistema che cresce oltre l’azienda, rafforzando il legame con il territorio e con le nuove generazioni e trasformando la propria missione di sostenibilità in azioni concrete.

Un tempo nuovo, una cultura nuova

La rimozione dell’obbligo di timbratura è dunque più di una misura organizzativa: è un simbolo di fiducia e trasformazione. In un mondo dove “misurare” conta meno che “contribuire”, ABB in Italia conferma che il welfare è parte integrante della strategia aziendale e della nostra Agenda di Sostenibilità 2030.

Un impegno riconosciuto anche all’esterno: nel 2025 il Corriere della Sera e Statista hanno inserito ABB tra i Best Employers per il sesto anno consecutivo, assegnandole anche il riconoscimento Best Employer for Women.

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 ABB è stata premiata tra le aziende più attrattive in Italia secondo la Randstad Employer Brand Research.

 Da destra: Emiliano Diotallevi, Country HR Manager di ABB in Italia, insieme a Valentina Locatelli e Paolo Capobianco, Talent Aquisition, al ritiro del Premio Randstad
Da destra: Emiliano Diotallevi, Country HR Manager di ABB in Italia, insieme a Valentina Locatelli e Paolo Capobianco, Talent Aquisition, al ritiro del Premio Randstad
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Riconoscimenti che testimoniano coerenza di percorso e una cultura aziendale in continua evoluzione, dove le persone restano al centro del cambiamento.

E se lo sguardo è rivolto al 2030, è proprio da gesti quotidiani come questo che si costruisce un futuro più equo, inclusivo e sostenibile.

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